Il corso

La laurea a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria è l'unico titolo riconosciuto come abilitante all'insegnamento, sia per la Scuola dell'Infanzia che per la Scuola Primaria.
Secondo il DM 249/2010, il Corso di Studio prevede un unico percorso didattico quinquennale, composto da attività didattica in aula, da laboratori integrati agli insegnamenti e da 600 ore di tirocinio nelle scuole del territorio, garantendo quindi l'integrazione tra le attività formative di base (orientate allo sviluppo di competenze trasversali alla professione: psicologiche, legate alle metodologie didattiche e alla comunicazione), le attività formative caratterizzanti, che ruotano attorno ai saperi disciplinari e alla loro didattica (Attività formative caratterizzanti di area 1) e le attività formative caratterizzanti l'inclusione (Attività formative caratterizzanti di area 2).
Un aspetto fondamentale del Corso di Studio presso l'Università degli Studi di Trieste è la preparazione per i futuri insegnanti nelle Scuole italiane in Lingua slovena, una realtà unica in Italia in cui l'insegnamento curricolare è interamente in lingua slovena, che valorizza la comunità di minoranza linguistica residente nel territorio di Trieste e dell'Isontino, oltre ad accogliere un crescente numero di allievi con background migratorio proveniente dall'Area balcanica. Il percorso è necessario per la tutela delle minoranze linguistiche in Italia(art. 6 della Costituzione Italiana).
Pertanto, nel piano di studio sono previsti insegnamenti di area pedagogica e linguistica proposti in lingua slovena, da docenti provenienti dalle Università della Repubblica di Slovenia. Questa attenzione è rilevante nella prospettiva garantita dalla Costituzione Italiana, di salvaguardia delle minoranze linguistiche ed è anche un “ponte” per le aree transfrontaliere.
Il percorso orientato all'insegnamento delle scuole italiane in lingua slovena è garantito dal DM 249/2010, l'art. 15, comma 25:
'Per la formazione degli insegnanti delle scuole della Regione Val d'Aosta , delle scuole funzionanti nelle Province autonome di Trento e Bolzano, delle scuole in lingua slovena e delle scuole delle località ladine si provvede con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, previa intesa rispettivamente con la Regione Val d'Aosta, con la Regione Friuli Venezia-Giulia e con le Province autonome di Trento e Bolzano al fine dell'adattamento delle disposizioni contenute nel presente decreto alle particolari situazioni linguistiche e nel rispetto degli accordi con le università e con i centri di ricerca degli altri Stati.“


Si ritiene che l'apertura del CdS in Scienze della Formazione Primaria con un riconoscibile percorso di insegnamenti in lingua slovena possa:
- salvaguardare le istituzioni scolastiche di riferimento per la minoranza linguistica, ma che hanno anche un crescente numero di allievi con background migratorio dall'Area balcanica;
- rendere l'Università degli Studi di Trieste sede centrale del percorso formativo in relazione alla cittadinanza europea;
- avviare proficui scambi con le Università della Repubblica di Slovenia, attraverso progetti INTERREG, fino ad arrivare a un Joint Degree.

L'accesso è regolato da un numero programmato di posti disponibili, indicato ogni anno da un apposito decreto del MIUR, sulla base delle esigenze dell'organico scolastico (art. 6, L. 264/1999).
Per accedere al CdS è necessario un diploma di scuola secondaria superiore e il superamento di una prova di ammissione, stabilita dal MIUR, che consiste in 80 items a scelta multipla, riguardanti gli ambiti: linguistico e ragionamento logico; letterario, storico-sociale e geografico; matematico e scientifico. L'ammissione al CdS è regolato dalla graduatoria, entro il numero programmato.

In riferimento al DM 249/2010, il piano degli studi prevede un curricolo unico, articolato nei contenuti a due livelli, finalizzati alla Scuola dell'Infanzia e alla Scuola Primaria, caratterizzati da insegnamenti, laboratori e tirocinio. Gli insegnamenti si articolano in Attività formative di Base (consistenti nei saperi legati alla professione docente), in Attività formative caratterizzanti - area 1 (che riguardano i contenuti disciplinari in area scientifica e umanistica e le loro didattiche specifiche), in Attività formative caratterizzanti – area 2 (che riguardano le diverse disabilità e i percorsi di inclusione). I laboratori previsti nel DM 249/2010 invitano alla riflessione riguardo le ragioni e le funzioni delle tecniche didattiche e osservative da applicare nelle aule scolastiche. Il tirocinio è un elemento fortemente rilevante nel percorso formativo di Scienze della Formazione Primaria; svolto in stretta collaborazione con gli Istituti scolastici presenta una progressione nel corso dei 4 anni in cui è previsto (dal 2° anno di corso al 5°); dapprima lo studente ha una visione generale del processo didattico e sviluppa competenze di osservazione; progressivamente, assume maggiore responsabilità, seppure guidata dai tutor, nelle diverse fasi della progettazione didattica, nell'attività di aula e nella valutazione. In particolare, si assumerà anche un atteggiamento di riflessione in itinere e di intervento didattico secondo il ciclo della “ricerca-azione”, da condurre in accordo con il team docente della scuola ospitante e con la consulenza dei docenti del Corso di studio. In questo modo si rafforzano anche i legami tra l'Università e la Scuola e si interano i processi di formazione iniziale e in itinere degli insegnanti.

L'internazionalizzazione del Corso di Studio è garantita sia dalla relazione con le Università della Repubblica di Slovenia, sia nei termini di scambio di docenti e studenti con accordi nell'ambito di progetti Interreg Italia-Slovenia o Transfrontalieri, sia dal potenziamento di accordi Erasmus + già esistenti, di mobilità internazionale, con le Università di Darmstadt (Germania), Oviedo, Murcia, Bilbao e Granada (Spagna), Coimbra (Portogallo). Ulteriori attività formative saranno garantite nell'ambito delle iniziative promosse nell'ambito dei progetti Erasmus+ KA2 gestiti dai pedagogisti del dipartimento.

Conoscenza e comprensione.

Discipline psicopedagogiche e metodologico-didattiche
I laureati nella laurea quinquennale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria conosceranno le principali teorie pedagogiche, riconoscendole come la struttura portante delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo; saranno in grado di riconoscere la loro rilevanza nella pratica scolastica quotidiana, per favorire l'inclusione e l'apprendimento.

Inoltre, conosceranno le principali teorie dello sviluppo psicologico, sia tipico che vulnerabile e saranno in grado di collaborare con le colleghe in équipe e con i professionisti dell'area sociale e sanitaria, per elaborare percorsi inclusivi e di contrasto alla disaffezione scolastica. Riconosceranno le capacità di pensiero e di socializzazione nelle diverse fasi evolutive, conoscono le implicazioni della dimensione emotiva ed affettiva sull'apprendimento.
Conosceranno le basi normative e organizzative della scuola dell'Infanzia e Primaria, considerate come istituzioni, sapranno utilizzare metodologie di indagine, sia per documentare sia gli apprendimenti degli allievi, sia per riflettere collaborativamente sulla qualità dell'offerta formativa, introducendo modalità di innovazione e miglioramento. Conosceranno le potenzialità della didattica supportata dal digitale, contestualizzandole all'interno della classe in sinergia con gli altri metodi didattici.

I saperi della scuola
Il laureato magistrale in Scienze della Formazione Primaria dovrà possedere una conoscenza dei nuclei fondanti gli ambiti linguistico, letterario; artistico e musicale; motorio; della lingua inglese; storico; geografico; matematico; delle scienze naturali.
scientifico; musicale, artistico, di educazione motoria. Dovrà inoltre saper ragionare secondo i metodi associati ai saperi.
Questa comprensione dei concetti fondanti nei campi del sapere consentirà di sviluppare la trasposizione didattica in riferimento ai processi cognitivi in relazione alle fasi di età caratteristici della Scuola dell'infanzia e della Scuola Primaria.
Conoscere i percorsi di apprendimento concettuale legato ai singoli saperi
Per la lingua inglese sarà previsto il conseguimento di competenze linguistiche di livello B2, come indicato dal Quadro Comune europeo di riferimento.


Discipline per l'accoglienza e l'inclusione di studenti con disabilità
Il laureato magistrale in Scienze della Formazione Primaria avrà competenze riguardanti le disabilità i disturbi di apprendimento e le aree di sviluppo vulnerabile, in relazione alle fasi di età riferibili alla scuola dell'infanzia e alla scuola primaria; conosceranno la legislazione scolastica italiana relativa all'inclusione.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione.

Discipline psicopedagogiche e metodologico-didattiche
Sapranno riconoscere e applicare le teorie pedagogiche in relazione ai processi di apprendimento degli allievi, dell'inclusione, dell'intercultura e del benessere psicologico e fisico di tutti i bambini e le bambine. I laureati sanno adattare il curricolo ai diversi percorsi evolutivi (tipici e atipici) di ciascun bambino e bambina e sanno elaborare prove di valutazione, per fornire informazioni precise sugli interventi didattici per favorire l'apprendimento (valutazione formativa).
Saranno in grado di comunicare con i bambini e le famiglie per spiegare i processi di apprendimento e di elaborazione delle competenze, i metodi didattici e gli obiettivi del curricolo e fornire indicazioni precise alle famiglie nel sostenere i figli nei compiti a casa, nella lettura e nella fruizione culturale (come contrasto alla “povertà educativa”). Sono in grado di lavorare in équipe nell'attuazione delle potenzialità dell'autonomia della scuola, nella progettazione curricolare, nella documentazione e nell'elaborazione di progetti di intervento per il miglioramento della qualità dell'offerta formativa (la “ricerca-azione”).

I saperi della scuola
Il laureato magistrale in Scienze della Formazione Primaria sarà in grado di progettare, realizzare e valutare attività didattiche volte a favorire l'apprendimento letterario, artistico e scientifico dei bambini e delle bambine; sarà in grado di elaborare ambienti di apprendimento stimolanti, tramite le metodologie delle didattiche disciplinari e l'uso delle tecnologie digitali, in funzione dei processi di cambiamento concettuale, specifici per i diversi campi del sapere. Saprà stimolare nei bambini e nelle bambine l'attitudine all'esplorazione dei concetti introdotti in classe e al confronto dialogico, allo scopo di favorire il loro apprendimento significativo e il raggiungimento dei traguardi di competenza, come stabilito dalla normativa. Sarà inoltre in grado di sviluppare metodologie di ricerca-azione, allo scopo di migliorare i processi didattici, in relazione ai diversi campi disciplinari.

Discipline per l'accoglienza e l'inclusione di studenti con disabilità
I laureati nella LM-85bis avranno competenze nella progettazione di attività didattiche che favoriscono i percorsi di apprendimento degli allievi con disabilità o con disturbi specifici. Saranno in grado di utilizzare gli strumenti osservativi appropriati, allo scopo di favorire l'inclusione, comunicare i progressi dei bambini alle famiglie, progettare con professionisti di area sanitaria e sociale gli interventi più efficaci.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati.

Insegnante nella Scuola dell’Infanzia
La laurea a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria è l'unico titolo riconosciuto come abilitante all'insegnamento, sia per la Scuola dell'Infanzia che per la Scuola Primaria.
Insegnamento nelle Scuole dell'infanzia pubbliche (statali e comunali) e private. Il percorso in lingua slovena consente di insegnare nelle Scuole italiane in lingua slovena e -ottenuto il riconoscimento della laurea dalla repubblica di Slovenia, anche nelle scuole slovene di lingua italiana.

Insegnante nella Scuola Primaria
La laurea a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria è l'unico titolo riconosciuto come abilitante all'insegnamento, sia per la Scuola dell'Infanzia che per la Scuola Primaria.
Insegnamento nella Scuola Primaria, statale e privata, e nei CPIA per il conseguimento dell'attestato conclusivo del ciclo di istruzione primaria in età adulta. Il percorso in lingua slovena consente di insegnare nelle Scuole italiane in lingua slovena e -ottenuto il riconoscimento della laurea dalla repubblica di Slovenia, anche nelle scuole slovene di lingua italiana.

Competenze associate alla funzione.

Insegnante nella Scuola dell’Infanzia
- Conoscenze delle principali teorie pedagogiche associate alla prima infanzia, riconoscendole come struttura portante delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la Scuola dell'Infanzia;
- Conoscenze dello sviluppo psicologico tipico e atipico nella prima infanzia e del ruolo evolutivo delle relazioni stabili con gli adulti di riferimento;
- Capacità di applicare le conoscenze teoriche nella progettazione delle attività didattiche, finalizzate all'apprendimento nei “campi di esperienza”, così come sono definiti dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo);
- Capacità di promuovere in aula situazioni educative volte all'apprendimento attivo dei bambini e delle bambine, in relazione alle raccomandazioni derivanti dalla ricerca e in riferimento alle migliori pratiche didattiche presenti in Italia e all'estero);
- Capacità di promuovere gli apprendimenti attraverso l'uso di metodi aggiornati per la valutazione formativa (storie di apprendimento, portfolios);
- Capacità di riconoscere i bisogni evolutivi di ciascun bambino e bambina e promuovere percorsi di apprendimento inclusivi;
- Capacità di lavorare in équipe e di comunicare le proprie idee ed esperienze, allo scopo di elaborare la progettazione di Istituto, dialogare con i servizi educativi per la prima infanzia (in coerenza con le Linee guida per il Sistema Integrato 0-6 anni) e la Scuola Primaria (in relazione alla continuità educativa dell'Istituto comprensivo);
- Capacità di presentare in maniera efficace la scuola alle famiglie e condividere gli obiettivi educativi per tutti i bambini e le bambine;
- Capacità di interagire con altre professionalità degli Enti presenti del territorio, allo scopo di promuovere il benessere dei bambini e riconoscere situazioni di vulnerabilità;
- Capacità di formazione in servizio, tramite corsi di aggiornamento e progetti di ricerca-azione anche in collaborazione con l'Università.


Insegnante nella Scuola Primaria
- Conoscenze delle principali teorie pedagogiche associate all'età 6-11 anni e ai processi di apprendimento della letto-scrittura, riconoscendole come struttura portante delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la Scuola Primaria;
- Conoscenze dello sviluppo psicologico tipico e atipico nell'età 6-11 anni e del ruolo evolutivo delle relazioni con i pari e con gli adulti di riferimento;
- Capacità di applicare le conoscenze teoriche nella progettazione delle attività didattiche sia di natura disciplinare he interdisciplinare, finalizzate all'apprendimento dei “nuclei fondanti” i saperi, così come previsto dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo);
- Capacità di promuovere in aula situazioni educative volte all'apprendimento attivo dei bambini e delle bambine, tramite attività che stimolino l'osservazione, la formulazione di ipotesi, il dialogo e la discussione costruttiva;
- Capacità di promuovere gli apprendimenti attraverso l'uso di metodi aggiornati per la valutazione formativa (portfolios, rubriche, prove strutturate) e capacità di comprendere i risultati delle valutazioni di sistema (INVALSI);
- Capacità di riconoscere i bisogni evolutivi di ciascun bambino e bambina e promuovere percorsi di apprendimento inclusivi; capacità di sviluppare percorsi personalizzati in funzione degli eventuali bisogni educativi speciali;
- Capacità di lavorare in équipe e di comunicare le proprie idee ed esperienze, allo scopo di elaborare la progettazione di Istituto, in relazione alla continuità educativa dell'Istituto comprensivo;
- Capacità di presentare in maniera efficace la scuola alle famiglie e condividere gli obiettivi educativi per tutti i bambini e le bambine;
- Capacità di interagire con altre professionalità degli Enti presenti del territorio, allo scopo di promuovere il benessere dei bambini e riconoscere situazioni di vulnerabilità;
- Capacità di formazione in servizio, tramite corsi di aggiornamento e progetti di ricerca-azione anche in collaborazione con l'Università.

Funzione in contesto di lavoro.

Insegnante nella Scuola dell’Infanzia
Il laureato in Formazione primaria svolgerà ai sensi del DM 249/2010 le seguenti funzioni di insegnante nella scuola dell'infanzia, ovvero:
- Progettazione del percorso didattico in relazione alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo nella Scuola dell'Infanzia;
- Organizzazione e realizzazione delle attività didattiche in aula e relativa documentazione;
- Monitoraggio e valutazione del conseguimento degli obiettivi di apprendimento;
- Gestione del gruppo classe;
- Lavoro in équipe, allo scopo di sviluppare il progetto di istituto, valorizzare la continuità didattica tra cicli, inclusione di studenti migranti neo-arrivati (cosiddetti NAI);
- Gestione della comunicazione con le famiglie;
- Interazione con le figure professionali di altri enti pubblici e privati, allo scopo di inclusione e interventi sulla vulnerabilità.

Insegnante nella Scuola Primaria
Il laureato in Formazione primaria svolgerà ai sensi del DM 249/2010 funzioni di insegnante nella scuola primaria ovvero:

- Progettazione del percorso didattico in relazione alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo nella Scuola Primaria;
- Organizzazione e realizzazione delle attività didattiche in aula e relativa documentazione;
- Monitoraggio e valutazione del conseguimento degli obiettivi di apprendimento;
- Gestione del gruppo classe;
- Lavoro in équipe, allo scopo di sviluppare il progetto di istituto, valorizzare la continuità didattica tra cicli, inclusione di studenti migranti neo-arrivati (cosiddetti NAI);
- Gestione della comunicazione con le famiglie;
- Interazione con le figure professionali di altri enti pubblici e privati, allo scopo di inclusione e interventi sulla vulnerabilità.

Caratteristiche della prova finale.

La prova finale del corso di laurea magistrale si conclude con la discussione della tesi e della relazione finale di tirocinio che costituiscono l'esame avente valore abilitante all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria. A tale scopo la commissione, nominata dalla competente autorità accademica, è integrata da due docenti tutor e da un rappresentante designato dall'Ufficio scolastico regionale.
Nell'elaborato di tesi, lo studente potrà approfondire un tema di carattere teorico o applicativo in relazione alla Scuola primaria o alla Scuola dell'Infanzia, dimostrando di saper elaborare criticamente metodologie e capacità di argomentazione, sia in riferimento alle teorie che alle evidenze empiriche.
Il regolamento didattico del CdS fornirà le indicazioni procedurali e redazionali per svolgere l'elaborato finale, il template da utilizzare per la compilazione e i criteri di attribuzione del voto di laurea.
Per la relazione conclusiva del tirocinio si valuterà la capacità riflessiva dello studente, nell'analizzare l'esperienza di tirocinio diretto nella scuola e la capacità di connettere gli apprendimenti teorici con la valutazione della pratica.
Anche per la relazione di tirocinio verranno fornite le norme redazionali, il template specifico e i criteri per la sua approvazione.
Incontri di chiarimento con gli studenti saranno organizzati regolarmente.