Il corso

Il CdS in generale si pone l'obiettivo di formare professionisti capaci di coordinare, progettare, gestire e valutare interventi di natura sociale, socio-assistenziale e socio-educativa, nell'ambito dei servizi alla persona.
A tal fine il percorso formativo vuole soddisfare specifiche esigenze culturali e professionali, mirate ad approfondire i seguenti temi: la progettazione, la supervisione, il coordinamento degli interventi, il servizio sociale specialistico, la gestione e la valutazione delle politiche e dei servizi, con particolare attenzione alle potenzialità innovative nei sistemi di welfare.

Conoscenza e comprensione.

Area metodologica di intervento, di programmazione e di gestione
I laureati magistrali conseguono conoscenze e capacità di comprensione e di elaborazione in un campo di studi specialistico con riferimento ai servizi sociali, alle politiche sociali e alla programmazione e gestione dei servizi. Raggiungono un livello teorico-concettuale delle materie di studio che consente loro una conoscenza aggiornata e critica tale da metterli in grado di acquisire ulteriori saperi e di livello più approfondito rispetto alle complessità della realtà dei servizi. Il Corso prepara adeguatamente sia alla prospettiva di elevata professionalità nel campo della ricerca scientifica teorica ed applicativa, sia alla prospettiva di un'elevata qualificazione nell'esercizio professionale per funzioni di alta responsabilità tecnica e gestionale.

Area culturale, socio-politica e antropologica
Vengono forniti, partendo dal linguaggio epistemologico proprio ad ogni scienza, approfondimenti teorici di quelle discipline che più di altre possono permettere di leggere e comprendere il contesto in cui è chiamato ad operare lo specialista di servizi sociali, nell'ottica dell'implementazione di appropriati interventi di cambiamento. Si insiste sulla capacità di elaborare nuove idee e analisi critiche, di approfondimenti euristici e comparativi, che sappiano far dialogare i diversi saperi in una visione multi- inter- disciplinare e di effettiva ricerca-azione.

Area delle dinamiche personali e intersoggettive
Accanto ad un'approfondita conoscenza delle dinamiche e dei sistemi generali non può mancare una altrettanto approfondita conoscenza e comprensione della persona, nucleo cardine di ogni intervento sociale ed educativo. I laureati devono raggiungere, sempre in chiave interdisciplinare, un'articolata e incisiva conoscenza teorico-concettuale delle materie relative alle scienze umane, con riferimento alle dinamiche intrapsichiche e della relazione sociale, nei processi lavorativi, educativi e di cura di persone con disabilità.

Area giuridica, istituzionale, organizzativa ed economica
Conoscere e comprendere i linguaggi di funzionamento propri delle organizzazioni pubbliche e private, profit e non profit, formali e non formali. Il laureato deve orientarsi correttamente in ambito normativo e istituzionale oltre che essere in grado di applicare conoscenze e capacità di comprensione assumendo un'adeguata consapevolezza dell'inquadramento normativo entro cui collocare le interazioni individuali e collettive. Lo studente deve soprattutto sviluppare competenze nel reperire le fonti giuridiche e nell'interpretare - correttamente, comparativamente e criticamente - i dettati normativi.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione.

Area metodologica di intervento, di programmazione e di gestione
Al termine del ciclo di studi il laureato è in grado di applicare conoscenze e possedere capacità di comprensione e abilità di soluzione di problemi anche nuovi, inseriti in contesti interdisciplinari. Il laureato deve far proprio un approccio professionale che lo metta in grado di programmare e implementare politiche nel campo dei servizi sociali a partire da una prospettiva epistemologica, per conoscere e misurare i bisogni individuali e sociali. La conoscenza di appropriate metodologie che consentano di comprendere e prefigurare contesti di intervento, costituisce la base teorica strumentale per esercitare capacità di programmazione e di ideazione di politiche sociali. Una conoscenza impartita non solo attraverso lo studio approfondito delle materie presentate mediante didattica frontale in aula, ma anche attraverso esercitazioni e laboratori per verificare concretamente le possibili traduzioni operative di quanto appreso sul piano teorico.

Area culturale, socio-politica e antropologica
Gli approfondimenti epistemologici così sviluppati sono finalizzati a fornire allo studente l'abilità di far dialogare le varie discipline in termini teorico-pratici, anche attraverso l'attivazione di attività seminariali e laboratoriali. A tal fine vengono offerte situazioni di studio di caso e di role playing, etc. Il laureato magistrale deve cioè essere in grado di comprendere l'indissolubile legame esistente tra teoria-pratica e pratica-teoria nella comprensione e nella elaborazione di saperi e di risposte ai bisogni sociali partendo dalla conoscenza della realtà socio-culturale in relazione ai mutamenti sociali, alle politiche sociali, al sistema dei servizi e ai contesti organizzativi.

Area delle dinamiche personali e intersoggettive
Gli insegnamenti impartiti, pur non omettendo l'importanza della dimensione teorico-epistemologica generale, si focalizzano prevalentemente sul versante applicativo-operativo in quanto, da una parte strumenti di conoscenza delle dinamiche specifiche ad ogni persona e, dall'altra, di valorizzazione delle sue diverse potenzialità sul piano socio-psicologico, lavorativo, educativo e pedagogico. Si tratta di conoscenze indispensabili per qualsiasi specialista della programmazione e gestione dei servizi e per l'implementazione di politiche effettivamente rispondenti ai bisogni e ai principi di scientificità e di professionalità. Lo sviluppo di tali capacità, di comprensione e di applicazione, è in parte favorito da esercitazioni in aula, da seminari e da laboratori secondo le metodologie didattiche attive; un'altra parte viene sviluppata con l'esperienza sul campo, attraverso il tirocinio guidato.

Area giuridica, istituzionale, organizzativa ed economica
Il laureato deve saper cogliere le dimensioni di interdipendenza che legano i vari sistemi, focalizzandone i principi che li orientano, anche con riferimento alle attuali dinamiche economico-finanziarie, di globalizzazione e di welfare mix. Deve collocarsi adeguatamente nelle organizzazioni dei servizi, promuovendone processi di miglioramento in termini organizzativi e programmatori, e saper predisporre atti amministrativi, regolamenti e norme per la gestione del servizio. Deve poter comprendere i diritti e i doveri dei cittadini, degli operatori dei servizi da lui coordinati e delle esigenze organizzative dei servizi stessi. Deve acquisire una adeguata capacità di individuare e amministrare le risorse umane e finanziarie del sistema dei servizi e organizzarne il funzionamento secondo principi di qualità. Tali competenze vengono raggiunte attraverso l'attenzione agli aspetti applicativi di tutti gli insegnamenti e in particolare tramite la rivisitazione critica dell'esperienza di tirocinio, di quelle di laboratorio e di progetti di approfondimento sul campo.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati.

Assistente sociale specialista (professione regolata ai sensi del Dpr 328/2001, per le competenze attribuite agli iscritti all'albo dell'ordine professionale alla Sezione A. Funzionari e dirigenti dei servizi sociali ed educativi)
Il corso di studio dà diritto ad accedere, previo esame di stato, alla professione di assistente sociale specialista (ai sensi e del DPR 328/2001) comprensiva delle specifiche competenze professionali già previste della legge 84/93 per la figura professionale di assistente sociale, cui sui aggiungono livelli più elevati di autonomia e responsabilità di valutazione e di intervento sia per la trattazione diretta di situazioni problematiche ad alta complessità, sia nella programmazione e gestione di servizi, sia nella valutazione tecnica dell'azione professionale di assistenti sociali. I laureati magistrali di questo corso possono trovare assorbimento nei servizi sociali, educativi e socio-sanitari degli enti pubblici quali, prevalentemente, gli EE.LL., le ASL e i Ministeri della Giustizia e degli Interni, collocandosi nelle posizioni organizzative di maggiore responsabilità (coordinatore d'ambito, direttore di distretto, dirigente d'ufficio, etc.) o con funzioni di supervisione tecnica. Per un'altra parte possono trovare assorbimento nei servizi sociali ed educativi attivati dal terzo settore, prevalentemente all'interno di cooperative sociali con funzioni di responsabilità organizzativa e di progettazione. Per una parte minore, i professionisti laureati magistrali possono svolgere attività di libera professione, consulenza nei progetti di cooperazione internazionale o di FSE, o, in fine, venire utilizzati come CTU per il tribunale.
La domanda di questa figura professionale, relativamente recente, è emergente in particolare nel settore non-profit e mantiene un costante assorbimento negli organici degli EE.LL.

Competenze associate alla funzione.

Assistente sociale specialista (professione regolata ai sensi del Dpr 328/2001, per le competenze attribuite agli iscritti all'albo dell'ordine professionale alla Sezione A. Funzionari e dirigenti dei servizi sociali ed educativi)
I laureati potranno esercitare attività professionale, anche autonoma, nelle aree preventivo-promozionali, manageriali, didattico-formative e di ricerca, nonché di aiuto nei processi di inclusione e coesione sociale, di riconoscimento dei diritti sociali.
Il curriculum del corso di studio:
- attua la completezza della formazione caratterizzante assumendo discipline dai settori scientifico-disciplinari di cui alla relativa tabella;
- assicura l'acquisizione delle competenze qualificanti tramite attività di tirocinio e stages per almeno 10 CFU presso enti ed amministrazioni pubbliche, imprese ed enti privati e/o di privato sociale in cui è presente il servizio sociale professionale e i servizi educativi, nonché presso studi professionali di servizio sociale ed educativo.

Funzione in contesto di lavoro.

Assistente sociale specialista (professione regolata ai sensi del Dpr 328/2001, per le competenze attribuite agli iscritti all'albo dell'ordine professionale alla Sezione A. Funzionari e dirigenti dei servizi sociali ed educativi)
I laureati del corso di laurea magistrale in Servizio sociale, politiche sociali, programmazione e gestione dei servizi, l'unico presente nel territorio regionale, potranno esercitare funzioni di organizzazione, gestione e consulenza a persone, organizzazioni ed istituzioni; tali funzioni potranno riguardare le dinamiche relazionali, la gestione di risorse umane, l'organizzazione delle risorse e delle strutture e la gestione economica di enti, servizi ed organizzazioni, nonché la progettazione delle politiche sociali ed educative.

Caratteristiche della prova finale.

La prova finale consiste nella dissertazione di un elaborato, guidato da un docente (supportato da altro docente o esperto delle tematiche richiamate nel lavoro di ricerca), tale da approfondire una problematica specifica affrontata nell'ambito del corso, coerentemente con gli obiettivi formativi della laurea magistrale. La dissertazione deve orientarsi in termini scientificamente corretti e giungere a coerenti indicazioni propositive, criticamente analizzate e fondate su adeguati riferimenti bibliografici.